Programma Amministrativo in sintesi *
LISTE CIVICHE "SYMMACHIA" E "AZIONE CIVICA"
ANGELA ANZALONE SINDACO
* Depositato il 15/05/2013 presso la Segreteria generale del Comune di Adrano, insieme alla Candidatura a Sindaco e alle Liste collegate.
* Depositato il 15/05/2013 presso la Segreteria generale del Comune di Adrano, insieme alla Candidatura a Sindaco e alle Liste collegate.
ESSERCI PER UN NUOVO INIZIO
Ambiente e salute
La tutela della salute è intesa
come benessere fisico, psicologico e sociale di ogni individuo.
La comunità avverte l’esigenza che sia assicurato un monitoraggio
periodico di aria, suolo e acque in particolari zone strategiche. In tale
ottica va perseguita anche la tutela e la salvaguardia del fiume Simeto e
dell’habitat della sua vallata, con azioni volte a contrastare le varie forme
di inquinamento.
Al fine di consentire ai cittadini il naturale e gratuito
approvvigionamento di acqua “sicura”, si realizzeranno delle fontanelle
comunali per l’erogazione di acqua non clorata, disinfettata attraverso
l’utilizzo di particolari lampade a raggi ultravioletti.
Occorre impegnarsi per l’adesione del nostro Comune al “Patto dei Sindaci”,
un programma europeo che prevede nelle città dell’Unione, interventi per
l’abbattimento della CO2 del 20% e l’aumento della quota
dell’energia rinnovabile del 20%, con finanziamenti erogati dalla BEI (Banca
Europea degli Investimenti).
Progetto “Rifiuti Zero”
Promozione di una corretta
gestione dei rifiuti, visti non più come un problema ma come risorsa,
attraverso la raccolta differenziata "porta a porta" che deve
attestarsi almeno al 70%, con l'attivazione di progetti concreti tesi alla
riduzione della produzione dei rifiuti, alla premiazione dei cittadini più
virtuosi, con una politica che aspiri al traguardo "rifiuti zero" attraverso:
1. L’incentivazione per la
minimizzazione della tassa rifiuti in pratica passare ad una tariffa puntuale che permetta di premiare i
cittadini più virtuosi con notevole risparmio e maggiore tutela dell’ambiente.
I cittadini infatti pagheranno la bolletta in base alla quantità di rifiuti non
riciclabili effettivamente prodotta;
2. La promozione del compostaggio domestico, la riduzione dei beni
usa e getta, specie nelle iniziative pubbliche e realizzare appositi accordi di
programma per ridurre l’uso degli imballaggi negli esercizi commerciali e gli
scarti di produzione;
3. L’installazione di compostiere al
posto dei contenitori per organico o nelle piccole aree verdi ed utilizzo del
compost così prodotto nelle stesse aree verdi in cui vengono collocate;
4. L’aumento dei contenitori e dei punti
di raccolta;
5. La bonifica delle discariche a cielo
aperto, per restituire dignità alle zone agricole che da produttrici di beni
agricoli troppo spesso diventano
deposito di rifiuti nocivi e dannosi per la salute.
Tutela e promozione del lavoro
L’attuale momento storico,
caratterizzato da una forte crisi economica, con pesanti ripercussioni sociali,
richiede l’attivazione immediata dell’amministrazione quale soggetto
istituzionale attivo nella promozione di azioni o ricerca di soluzioni che
abbiano come obiettivo la tutela e la promozione del lavoro.
1. Attivazione di una convenzione con i
“forestali” per la tutela e la riqualificazione del verde pubblico (legge n. 14
del 2006);
2. Predisposizione di apposite
convenzioni per l’affidamento (nelle forme previste dalla legge) di specifici
beni immobili comunali a favore di enti, associazioni, cooperative ecc., che ne
facciano richiesta;
3. Predisposizione di un elenco dei
braccianti agricoli, su iscrizione volontaria, da pubblicare sul sito
istituzionale del Comune, onde consentire, ai soggetti che ne facciano richiesta,
l’impiego della relativa manodopera;
4. Definizione di un protocollo d’intesa
tra l’amministrazione comunale ed i sindacati per l’attivazione di un numero
verde dedicato alla problematica del lavoro nero;
5. Creazione di uno o più marchi di
qualità dei prodotti agricoli del territorio;
6. Diffusione della cultura del km 0,
che dovrà condurre gli adraniti (i migliori conoscitori dei prodotti locali) a
privilegiare il consumo dei frutti della loro terra, in quanto più equo e
vantaggioso;
7. Ricerca ed attivazione dei contatti
istituzionali e commerciali per la ricerca, sia in ambito UE sia extra UE, di
potenziali partner per la promozione e la commercializzazione dei nostri
prodotti;
8. Aiuto alle imprese artigiane tramite
la costituzione di un apposito sportello per dare risposte su questioni quali
l’accesso a nuovi mercati, l’innovazione, la certificazione, la promozione
dell’immagine del comparto e il reperimento dei finanziamenti;
9. Creazione di mini zone artigianali da
allocare in alcune strutture di proprietà del Comune, in attesa della
realizzazione di un polo produttivo;
10. Favorire la nascita di “Centri
commerciali naturali”, tramite l’aggregazione, l’accordo e la strutturazione di
un’offerta comune, da parte degli operatori commerciali e le botteghe artigiane
già esistenti ed operanti nel tessuto urbano.
Infrastrutture ed eventi per lo
sviluppo turistico
1. Creazione di un “Museo della
libertà”, all’aperto, dedicato ai martiri della nostra storia, da ubicare,
preferibilmente, nel parco “Carmelo Salanitro”;
2. Realizzazione di infrastrutture per
l’ospitalità infra-giornaliera di gruppi o scolaresche;
3. Studio di soluzione per favorire
l’accesso dei mezzi al “ponte dei Saraceni”;
4. Creazione di eventi teatrali e
musicali capaci di attrarre periodicamente specifici flussi di turismo
culturale;
5. Realizzazione, nel periodo natalizio,
di un mega-presepe vivente che racconti gli storici mestieri di Sicilia;
6. Promozione di eventi natalizi con
l’obiettivo di mettere in risalto “l’incanto” del nostro territorio;
7. Favorire la nascita di percorsi
culturali e religiosi legati a San Nicolò Politi.
Riduzione dei costi della politica
Proposta di abolizione del gettone di
presenza, previsto per i consiglieri comunali, per la partecipazione alle
sedute delle commissioni consiliari.
Promozione del territorio e dei suoi
prodotti
1. Creazione di eventi enogastronomici
periodici per far conoscere e valorizzare i prodotti della nostra tradizione;
2. Realizzazione di un mercatino
domenicale, in prossimità dello svincolo dello stadio dell’Etna, al fine di
intercettare il flusso di gitanti da/ per Catania;
3. Realizzazione di una mini fiera nella
zona della pineta di Adrano, presso “u chianu a fera”, per l’esposizione e la
degustazione di prodotti tipici, in una cornice arricchita dalla presenza di gruppi
folcloristici locali e non.
Solidarietà e coesione sociale
La crisi che stiamo attraversando
mette in discussione anche la serenità e i legami della nostra comunità. Rinsaldare
la coesione sociale e cercare di attenuare i
“morsi” della crisi è un compito imprescindibile dell’Amministrazione,
soprattutto per chi, come noi, punta ad un modello economico e sociale capace
di generare valore e redistribuire ricchezza, verso un’etica della cittadinanza
che metta le persone al primo posto e ne favorisca le relazioni.
Perciò pensiamo di promuovere la
costituzione di Banche del tempo, nelle quali l’unità di misura delle attività
che i soci si scambiano è unicamente costituita dal “tempo”, prescindendo
totalmente dall’elemento monetario, e di
Gruppi d’acquisto solidali che hanno l’obiettivo di favorire il contatto
diretto delle persone che vi aderiscono con gli agricoltori locali per l’approvvigionamento
di prodotti agricoli.
Sostegno alle politiche sociali e culturali
Occorre ridurre il divario di opportunità
tra le diverse fasce sociali della nostra popolazione, soprattutto in
riferimento ai più giovani. A tal fine vogliamo:
1. Organizzare attività, improntate alle
più moderne e coinvolgenti metologie di conduzione dei gruppi, di recupero pomeridiane
volte ad allentare ogni possibile forma di disagio scolastico consolidando le
basi di socialità e motivazione dei giovani, anche attraverso azioni dal chiaro
carattere ludico;
2. Una forte azione per consentire il
ritorno delle suore presso l’Istituto della fondazione San Giorgio Gualtieri,
coerentemente con la volontà dei fondatori espressa chiaramente nello statuto;
3. Conferma del sostegno
dell’amministrazione alle attività ludiche e culturali organizzate da soggetti
diversi durante il periodo estivo (Grest);
Interventi di commemorazione
Vogliamo dedicare una dignitosa
“colonna” alla memoria del giovane Francesco Saraniti, medaglia d’oro al valore
civile, che ha perso la vita, in un gesto di estremo eroismo, tra le gole del
fiume Simeto in prossimità del ponte dei Saraceni, da realizzare in
collaborazione con l’amministrazione di Centuripe come gesto di unione tra i due
comuni.
Promozione di attività teatrali,
museali e artistiche
1. Avvicinarsi al territorio come “museo
di se stesso” significa compiere un’operazione che ha un duplice significato:
identitario e culturale. In termini concreti, pensiamo ad una musealizzazione
diffusa, ovvero ad un insieme coerente di iniziative che comprende anche
l’allestimento di itinerari a tema (cioè un intreccio di percorsi di lettura e
di fruizione della città e del territorio, con un’idonea segnaletica
direzionale, un sommario ma rigoroso apparato esplicativo, la disponibilità di
materiale informativo e di ipertesti con un forte carattere multimediale, fino
alla configurazione di un vero e proprio museo virtuale).
2. Creazione di diversi musei tematici,
all’aperto, da fruire anche attraverso il loro collegamento in specifici
itinerari turistici e culturali;
3. Favorire il sostegno e la formazione
di gruppi teatrali presenti nel territorio;
4. Programmazione della chiusura di
alcune piazze urbane, nelle ore serali, per consentire l’aggregazione di gruppi
giovanili impegnati in attività culturali di diverso genere (musica, pittura,
ecc.).
Lo sport nei quartieri
La nostra è l’idea di uno sport
sostenibile, nel quale prevalgano il senso del limite, il gioco, il confronto
onesto con se stessi e con gli altri. Si ribadisce, prima di tutto, l’esigenza
di recuperare nello sport e attraverso lo sport una dimensione valoriale. Uno
sport, insomma, come diritto e come responsabilità. E, in quanto diritto, è
anche il diritto a “non essere campioni”. Il passaggio dal piano dei valori al
piano degli interventi ha bisogno di una progettualità coerente ed esigente,
capace di coinvolgere l’ente pubblico, il volontariato sportivo, gli atleti di
vertice, la scuola, le famiglie, gli operatori sanitari, gli organi di
informazione. Pensiamo, ad esempio, all’organizzazione di tornei cittadini che
vedono a confronto le squadre di parrocchie, associazioni o di diversi
quartieri. Con il coinvolgimento di personale volontario e qualificato vogliamo
rendere possibile la pratica dello sport a livello di quartiere.
Tutela e promozione del volontariato
La tutela pubblica delle espressioni
del volontariato va ribadita in maniera convinta. Ma va ripensata e aggiornata.
Va ripensata, prima di tutto per rispondere ad un’esigenza di semplificazione,
di snellimento procedurale, di de-burocratizzazione, in modo che pubblico e
privato possano liberare energie e risorse. Poi perché è ormai concluso un
ciclo espansivo nella disponibilità delle risorse pubbliche ed è, perciò,
necessario selezionare (prima) e valutare l’appropriatezza (poi) dei contributi
assegnati. Lo strumento per veicolare concretamente una nuova relazione
pubblico/privato può essere quello di un regolamento-quadro, che introduca
alcune innovazioni rispetto alla situazione attuale, limitata essenzialmente a
definire i termini procedurali per accedere al sostegno pubblico. I contenuti
principali di questo regolamento sono:
1. uno snellimento procedurale,
soprattutto nelle modalità di liquidazione e di rendicontazione delle
provvidenze;
2. la possibilità di assegnare
contributi sulla base di bandi e non solo su richiesta di parte;
3. l’attivazione di forme di valutazione
d’impatto sull’efficacia dei contributi erogati;
4. la costituzione di luoghi di
confronto permanente tra associazioni, la diffusione della cultura del
volontariato, anche attivando campagne informative e di sensibilizzazione ed
eventi promozionali, lo svolgimento di percorsi formativi, valorizzando le competenze
e le possibili sinergie con la Scuola.
Riqualificazione urbana sostenibile
Consideriamo il nostro territorio
come valore e come progetto al tempo stesso. Pensare al territorio come valore,
con i suoi caratteri permanenti che lo rendono unico, vuol dire pensarlo come
risorsa scarsa e non riproducibile; vuol dire riconoscere e tutelare il suo
particolare “statuto”, accettando la cultura della sostenibilità e il senso
stesso del limite.
Prendiamo atto della conclusione di
una fase espansiva, cioè di una fase di progressivo consumo di territorio, e ci
proponiamo di avviare una fase ispirata a un criterio di riqualificazione, di
riutilizzo, di rifunzionalizzazione, di ricomposizione dell’impianto urbano. E’
una sfida importante perché significa ricostruire e farlo meglio, cioè secondo
un criterio di qualità che coinvolga la scala del singolo manufatto, la scala
del quartiere, la scala urbana nel suo complesso. Vuol dire saper cogliere le
potenzialità degli spazi urbani non solo secondo la logica schematica del
valore immobiliare, cioè della possibilità di mettere a reddito la proprietà e
la destinazione d’uso dei suoli, ma entro una strategia più complessiva e, per
ciò stesso, più equa, equilibrata e redditizia. A questo fine, sarà necessario
introdurre anche forme e strumenti di regolazione e di compensazione della
rendita fondiaria (perequazione urbanistica), come pure una sistematica
valutazione dell’impatto sociale derivante dalle scelte localizzative.
Perciò pensiamo alla riqualificazione
del tessuto urbano esistente con interventi mirati che lo rendano il più
possibile compatibile con le esigenze di funzionalità della città senza
frustrare le nostre peculiarità architettoniche storiche e paesaggistiche.
Si impone l’adozione di specifiche
misure per stimolare l’adeguamento degli edifici alle più recenti normative in
tema di efficienza energetica. Ciò, oltre a ridurre il fabbisogno energetico
delle abitazioni, potrà fungere da stimolo per una nuova domanda nello
stagnante settore dell’edilizia.
Adeguamento strumenti urbanistici preesistenti
e previsione di nuovi
Vogliamo una revisione degli
strumenti urbanistici per focalizzarli su punti per noi essenziali, quali il no
al consumo del suolo, la ristrutturazione e il recupero di edifici ed aree esistenti,
già a vocazione edificatoria, secondo pratiche di bioedilizia per avere edifici
passivi o a basso consumo energetico, la tanto auspicata « Architettura in
equilibrio».
Alla luce del fallimento economico
amministrativo locale è necessario cambiare paradigma e usare gli incentivi
delle fonti rinnovabili, poiché possono ripristinare un mercato virtuoso
dell’urbanistica. Investiremo la prevalenza degli oneri di urbanizzazione per
privilegiare tecniche virtuose legate agli incentivi delle fonti energetiche
alternative.
1. Pensiamo ad un efficace utilizzo dei Piani di recupero, ovvero
piani particolareggiati, d’iniziativa sia pubblica sia privata, specializzati, da applicare
nelle zone ove si rende opportuno il recupero del patrimonio edilizio esistente
mediante interventi rivolti alla conservazione, al risanamento, alla
ricostruzione e alla migliore utilizzazione del patrimonio stesso. Le
conseguenze dell’approvazione, da parte del civico consesso, di un Piano di
recupero sono quelle dell’immediato rilascio delle concessioni edilizie in
sanatoria degli immobili ricadenti nella suddetta zona, nonché della
realizzazione e cessione all’Ente pubblico delle opere di urbanizzazione
finalizzate alla riqualificazione urbanistica dell’area quali strade, comprese
di sottoservizi, aree a parcheggio e aree a verde pubblico e attrezzate. Gli
oneri per tali opere di riqualificazione verranno coperti con i proventi delle
concessioni edilizie in sanatoria o poste a carico delle nuove edificazioni ivi
consentite. Tutto questo non comporterà oneri per l’Amministrazione, in quanto
i proventi degli oneri concessori, dovuti dai cittadini, verranno reimpiegati per
la realizzazione delle opere. Visti i tempi di attuazione, che variano dai 6 ai
18 mesi, l’adozione di tale strumento potrebbe avere delle positive ricadute
sul mercato edilizio nel breve termine.
2. E’ necessario adottare un sistema di invio telematico delle
pratiche edilizie, individuato nel modello messo a punto dall'Ordine degli
architetti, p.p.c di Roma e dal CNAppc. Per far ciò, bisogna realizzare una
piattaforma per l'erogazione di un servizio telematico on line per la gestione
dei procedimenti autorizzativi in materia edilizia (Denunce di Inizio Attività,
Permessi di Costruire -SCIA-SUAP) e di Lavori Pubblici, che consente al
Professionista di attivare e definire i procedimenti presso le Pubbliche
Amministrazioni, di predisporre la documentazione secondo i dettami normativi e
di inoltrarla all'Ente attraverso posta elettronica certificata (PEC);
3. La nostra città non può continuare a
fondarsi su un Regolamento edilizio superato, nel quale non sono contemplati
l’evoluzione urbanistica e tecnologica del territorio, la qualità urbana,
l’efficienza energetica e la prevenzione sismica (solo per citare alcuni
esempi). Il nuovo Regolamento edilizio per Adrano, dovrà svecchiare totalmente
quello vigente prevedendo un nuovo testo “universale”, ovvero adattabile a
qualsiasi Piano regolatore generale, anch’esso sottoposto a una approvazione
che tarda ad arrivare. Un documento che, dovrà mettere finalmente in pratica il
concetto tanto auspicato di “semplificazione normativa”, un vero e proprio
strumento rivoluzionario, pronto a cambiare il volto della città. Il nuovo
testo dovrà normare lo Sportello Unico per l’Edilizia, e lo Sportello Unico per
le Attività Produttive, quale punto privilegiato di contatto tra l’utente e le
amministrazioni deputate al rilascio di pareri, nulla osta e autorizzazioni,
proponendosi come garante di tempi certi e procedure semplificate. Dovrà essere
previsto inoltre, il Libretto d’uso e manutenzione del fabbricato per gli
interventi di nuova costruzione o di integrale demolizione e ricostruzione, che
consente di garantire l’efficienza statica e tecnologica degli edifici,
attraverso il loro monitoraggio e la manutenzione periodica e programmata;
4. Per quanto riguarda il carico
urbanistico della città si ritiene opportuno incentivare
la realizzazione di “parcheggi pertinenziali” sia nelle nuove costruzioni che
negli interventi di recupero di edifici esistenti, in modo da favorire il decongestionamento
del traffico causato dalla presenza delle auto in sosta;
5. Particolare attenzione dovrà essere
posta al decoro degli edifici e la qualità urbana, in termini di utilizzo di
materiali ecosostenibili e di produzione di energia da fonti rinnovabili, al
punto da prevedere – per la prima volta in un R.E. siciliano – una premialità
per la capacità volumetrica o la riduzione degli oneri di urbanizzazione;
Politiche abitative
Il diritto alla casa è sancito costituzionalmente
ma molte persone oggi non hanno un luogo dove abitare
o vivono in condizioni pessime o sono vessati da ingiunzioni e sfratti. In un
contesto sociale ed economico completamente cambiato, molte fasce
sociali denunciano un disagio abitativo grave. Giovani, precari, lavoratori in
regime di ammortizzatori sociali, pensionati a basso reddito, lavoratori in
nero, immigrati e disoccupati compongono il variegato mondo di chi
denuncia una difficoltà sempre più grave ad affrontare il bisogno di una casa
dignitosa in cui abitare. Eppure è possibile fare molto, a partire dalla scelta
di fare del tema casa una priorità dell'agenda politica. Una politica pubblica
attenta e un'amministrazione locale attiva possono fare molto: dalle misure
fiscali, alla sinergia tra pubblico e privato, alla scelta della riqualificazione,
e dell'autocostruzione, senza trascurare il ripristino della legalità nella
gestione del patrimonio abitativo pubblico.
Una risposta a chi non riesce a
soddisfare sul mercato il proprio fabbisogno abitativo è data dall'housing
sociale che favorisce, come dice la parola stessa, un nuovo modello di
aggregazione sociale fatto di relazioni umane significative.
L’housing sociale è una politica per
l’incremento del patrimonio in affitto con prezzi calmierati o controllati. Nel
contesto immobiliare italiano con tale termine si fa riferimento ad un nuovo
settore che comprende l’attività di sviluppo e gestione immobiliare avente ad
oggetto l’insieme di alloggi e servizi rivolti a coloro che non riescono a
soddisfare sul mercato il proprio bisogno abitativo.
Occorre dotarsi degli strumenti
necessari per sfruttare le possibilità previste dall’art. 5 della l. r. n. 1
del 2012, che prevede la realizzazione da parte della Regione di interventi a
sostegno delle politiche abitative, anche con l’housing sociale per la
riqualificazione urbanistica con interventi di edilizia sociale convenzionata.
Rispetto delle regole
Rispetto delle regole significa
salvaguardare la possibilità della civile convivenza di ogni comunità. Anche
per questo, oltre che per evidenti motivi di carattere etico, l’amministrazione
deve contrastare ogni forma di abusivismo e di malaffare, attraverso
un’adeguata azione di controllo del territorio.
1. Dare in dotazione al personale di
polizia municipale un computer palmare collegato con la sede operativa al fine
di contrastare tempestivamente le possibili infrazioni;
2. Attivazione di impianti di
videosorveglianza sulle aree sensibili del territorio cittadino (come la villa
comunale) al fine di scoraggiare il compimento di atti vandalici, così come già
realizzato da diversi privati;
3. Realizzazione di diversi punti wi-fi,
in determinate zone della città, ed in alcune ore della giornata, per favorire
l’aggregazione giovanile consentendo una comune fruizione del web ed al tempo
stesso una costruttiva e diretta presenza dei giovani sul territorio.
Amministrazione elettronica del
Comune
La frontiera avanzata, in questo
settore, appare oggi quella dei servizi interattivi, cioè della possibilità
(per i cittadini e per le imprese) di accedere direttamente alle banche-dati e
alle prestazioni del Comune, in analogia con quanto avviene ormai diffusamente
in altri settori di rilievo economico (bancario, commerciale, turistico), con
significative economie di tempo e di denaro, maggiore accessibilità ai servizi,
migliore qualità di erogazione. Sulla base di queste premesse e finalità,
agiremo per:
1. L’accesso ai finanziamenti per
attivare nuove modalità di erogazione dei servizi e per incrementare e
migliorare la dotazione informatica e telematica del Comune, anche con la
sostituzione dei software proprietari con software open source più efficienti e
a costo zero (a parte l’implementazione e la formazione iniziale) per
l’amministrazione;
2. L’attivazione di servizi che possano
semplificare e migliorare la qualità delle prestazioni rese agli utenti finali
e/o possano essere condivisi con i servizi di altri enti;
3. L’evoluzione del sito web del Comune
verso una forma compiuta di rete civica, con la possibilità di invio reciproco
di sms tra cittadini e amministrazione per agevolare il processo comunicativo.
Il
candidato Sindaco
Angela Anzalone